Venerdì 24 maggio, l’Assemblea antimilitarista toscana ha indetto una manifestazione/presidio davanti alla Leonardo di Campi Bisenzio. La Leonardo è un’azienda produttrice di armi esportate nei vari conflitti in giro per il mondo, compreso il conflitto arabo-israeliano, rendendosi quindi responsabile dell’attuale genocidio in corso a Gaza nei confronti del popolo palestinese. Il presidio ha visto la partecipazione di varie realtà antimilitariste accorse da tutta la Toscana e non solo.
I compagni e le compagne presenti si sono mosse poi in un corteo diretto verso la fabbrica GKN. Durante la manifestazione si sono susseguiti vari interventi che hanno sottolineato l’importanza della lotta per la conversione delle fabbriche produttrici di armi, in fabbriche produttrici di beni utili alla vita. Altri hanno evidenziato le politiche guerrafondaie del governo e le varie lotte sparse nelle varie città per fermare il genocidio a Gaza e per bloccare le missioni militari all’estero.
Nota particolare: sembrerebbe che la direzione del personale abbia dato ordine ai capi reparto, solo oralmente, di ricorrere allo smart working o all’uscita anticipata per la giornata di venerdì 24. Le motivazioni inventate dalla direzione ai lavoratori e alle lavoratrici erano queste: problemi di ordine pubblico per la manifestazione degli anarchici che protestano contro l’azienda e contro i lavoratori.
Evidentemente i padroni hanno paura che la lotta antimilitarista si leghi alla lotta di classe. E su questo hanno ragione, è proprio quello che vogliamo.
MB